FAQ - DOMANDE E RISPOSTE

In questa pagina troverete la risposta alle domande più comuni riguardanti il rame: le sue origini, le sue proprietà, dove si trova, le sue applicazioni e le sue caratteristiche strutturali. Nel caso in cui non doveste trovare le informazioni che state cercando vi preghiamo di scriverci compilando l'apposito form nella sezione Contatti.

Le origini del rame

Cos'è il rame?

Il rame detto anche l’“oro rosso” per via della sua colorazione, è un metallo con eccezionali proprietà di conducibilità elettrica e termica, duttilità e resistenza alla corrosione (per via di una patina aderente che si forma spontaneamente sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-azzurro). È largamente utilizzato in tutti i settori industriali e delle costruzioni civili in quanto facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile. Il rame, così come le sue leghe, è totalmente riciclabile e mantiene, nel tempo, altissimo il suo valore di recupero. Si combina con altri metalli a formare numerose leghe metalliche (si calcola che comunemente se ne usino almeno 400), le più conosciute sono il bronzo (rame + stagno) e l’ottone (rame + zinco).  Le proprietà antimicrobiche del rame permettono di inibire la replicazione batterica, così come quella di virus e funghi, combattendone la proliferazione sulla sua superficie.

Dove si trova?

Il rame è un elemento naturale, presente nella crosta terrestre, nei laghi, oceani e fiumi. Nella maggior parte dei casi si trova in miniere contenenti lo 0,2-0,8% del metallo; molto più raramente allo stato nativo sotto forma di pepite.

La storia del rame

Quando l’umanità ha scoperto il rame?

Le evidenze archeologiche dimostrano che il rame è stato uno dei primi metalli usati dall’uomo almeno 10.000 anni fa per produrre oggetti come monete e ornamenti in Asia occidentale. Risalgono al 5000 a.C. i primi segni di attività del raffinamento del rame per la produzione di manufatti. Successivamente, il rame è stato impiegato per la conduzione di acqua all’interno di sistemi idrici avanzati, con esempi già presenti nel 2750 a.C. Per quanto riguarda l’Europa, il ritrovamento dell’uomo del Similaun sulle Alpi con un’ascia con una punta costituita da rame puro al 99,7% ha confermato l’utilizzo del rame al 3200 A.C.

Quali erano gli usi del rame nella prima storia umana?

In quanto materiale duttile e durevole, il rame fu immediatamente utilizzato per la produzione di utensili di uso quotidiano. Durante il preistorico periodo Calcolitico (derivato da chalkos, la parola greca per rame), l’uomo scoprì come estrarre e usare il rame per produrre ornamenti e strumenti, mentre risale ai tempi degli egizi l’uso del rame per curare le infezioni e per sterilizzare l’acqua.

Processi di estrazione e lavorazione del rame

Quali sono i paesi che estraggono il rame?

Le principali miniere sono situate lungo la Cordigliera delle Ande e le Montagne Rocciose: i principali Paesi estrattori sono il Cile, il Perù, la Cina, gli Stati Uniti, il Congo, l’Australia; altre importanti miniere si trovano in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Zambia, Canada, Paesi ex-URSS, Polonia e Finlandia.

Quali sono i metodi di estrazione?

Sono tre i principali metodi di estrazione del rame:

  • Estrazione da miniere a cielo aperto o in galleria. Il materiale estratto viene frantumato e macinato, i fanghi ottenuti vengono essiccati e sottoposti al processo di concentrazione, arrostimento e fusione, fino alla raffinazione, termica o elettrolitica.
  • Lisciviazione: versamento di una soluzione di acqua e acido solforico sul minerale e successiva lavorazione del materiale ottenuto per elettrolisi. Tale processo è sempre più utilizzato in quanto consente di trattare anche minerali con un bassissimo contenuto di rame, ma è anche più sostenibile: richiede meno energia, non emette gas in atmosfera, e consente di lavorare anche piccole quantità.
  • Riciclo, o produzione di rame secondario: grazie alle sue proprietà, il rame può essere rilavorato all’infinito senza perdere le sue caratteristiche. Circa il 50% del rame utilizzato in Europa deriva dal riciclo.

Quali sono le riserve terrestri di rame?

Secondo lo United States Geological Survey (USGS), le riserve di rame ammontano attualmente a circa 870 milioni di tonnellate (Mt). Le risorse di rame identificate e risorse di rame non scoperte sono stimate a circa 2.100 Mt e 3.500 Mt, rispettivamente. Complessivamente, i paesi dell’Unione Europea raggiungono le 962mila tonnellate di riserve. Le opportunità di esplorazione attuali e future porteranno a un aumento sia delle riserve che delle risorse conosciute.

Come viene trasformato il minerale di rame in un prodotto finale?

Dopo l’estrazione, il rame viene frantumato e macinato. Successivamente si procede all’operazione di flottazione per realizzare la separazione delle frazioni contenenti metallo dagli inerti. Segue il processo di fusione, a volte preceduto da una fase di arrostimento per ottenere il cosiddetto rame in bolla con un contenuto di rame del 98,5-99,5%. Nella fase successiva, il rame in bolla viene raffinato a fuoco o rifuso e fuso in anodi per l’elettrofusione. L’output dell’elettro-raffinazione è costituito da catodi di rame raffinati, con un tenore di rame superiore al 99,99%. I catodi di rame possono essere ottenuti anche tramite lisciviazione o estrazione per via elettronica (SX-EW). Infine, il rame può essere ottenuto dal riciclo di metalli scartati nei processi di fabbricazione di semilavorati o di prodotti finiti o prodotti obsoleti a fine vita.

Le caratteristiche del rame

Quali sono le principali caratteristiche del rame?

Il rame è un materiale duro ma facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile. Queste proprietà lo rendono estremamente adatto alla formatura di tubi, alla trafilatura, alla produzione di fili e all’imbutitura. Inoltre, è caratterizzato da eccellente conducibilità del calore e conduttività elettrica, e per questo è secondo solo all’argento (la conducibilità del rame è 97% di quella dell’argento). Il rame resiste alla corrosione dell’acqua dolce e del vapore, alle soluzioni saline, ai terreni, ai minerali non ossidanti, agli acidi organici e alle soluzioni caustiche. La resistenza alla corrosione delle leghe di rame deriva dalla formazione di film aderenti sulla superficie del materiale, delle pellicole impenetrabili che proteggono il metallo di base da ulteriori attacchi. Resiste anche a temperature molto alte o molto basse e non è magnetico.

Quali sono i vantaggi del rame?

Le proprietà chimiche, fisiche ed estetiche del rame lo rendono perfetto per essere applicato negli ambienti domestici, in ambito industriale e per lo sviluppo di nuovi materiali innovativi e tecnologici. Legato con altri metalli, sviluppa caratteristiche ideali per applicazioni altamente specializzate, dal trasporto di elettricità e acqua alle nostre case fino alla contribuzione allo sviluppo della mobilità sostenibile. Al di là delle funzioni meccaniche, il rame indispensabile per la salute di umani, animali e vegetazione; inoltre, le sue proprietà antibatteriche riducono il rischio di contrarre infezioni nosocomiali, anche del 58%, ed eliminano i microorganismi patogeni che si depositano sulle superfici. Questa proprietà lo rende il materiale perfetto per produrre oggetti quali maniglie, rubinetti, corrimano, piastre, interruttori, che vengono toccati più frequentemente e possono rappresentare un veicolo di infezione. Inoltre, il rame contribuisce all’efficienza energetica degli edifici e alla riduzione delle emissioni di gas serra, grazie alla sua alta capacità di conduzione di calore ed elettricità. Il rame è anche un metallo facilmente riciclabile: si calcola che l’80% di quello estratto fin dall’antichità sia tutt’oggi ancora in uso sotto varie forme. Ciò consente di ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali mondiali e gli sprechi derivati dai processi industriali. Infine, il rame è un materiale durevole e resistente: gli oggetti in rame possono resistere a pressione, temperature estreme e usura e il loro ciclo di vita può anche superare il secolo.

Leghe di rame

Cos’è una lega e come viene prodotta?

Una lega è una combinazione di due o più elementi di cui almeno uno è un metallo, e il cui materiale risultante ha proprietà metalliche differenti da quelle dei relativi componenti.

Quali sono le leghe di rame?

Esistono oltre 400 leghe di rame di uso comune, ognuna caratterizzata da una combinazione unica di proprietà che consente di soddisfare molteplici applicazioni.

Quali sono le principali leghe utilizzate?

  • Leghe di ottone: da rame e zinco, con diverse combinazioni di proprietà tra cui forza, lavorabilità, duttilità, resistenza all’usura, durezza, colore, conducibilità elettrica e termica e resistenza alla corrosione.
  • Leghe di bronzo: da rame e stagno, le prime ad essere sviluppate circa 4.000 anni fa.
  • Leghe rame-nichel: più forti e resistenti alla corrosione marina e al biofouling.
  • Leghe nichel-argento (alapacca): combinano rame, nichel e zinco e sono talvolta considerate ottoni speciali. Caratterizzate da un colore tendente all’argento, sono utilizzate per la produzione di monete e oggetti ornamentali.
  • Leghe Speciali (leghe STOL): altamente utilizzate dal settore automotive, dal settore informatico ed automazione industriale.

Applicazioni

Quali sono i settori che utilizzano il rame e perché?

  • Energia elettrica: la elevatissima conducibilità elettrica, l’eccezionale resistenza, duttilità del rame allo scorrimento e alla corrosione lo rendono il conduttore più sicuro per il cablaggio di edifici commerciali e residenziali.
  • Elettronica e telecomunicazioni: Nelle tecnologie HDSL e ADSL, il rame consente la trasmissione di dati ad alta velocità. I dissipatori in rame aiutano a rimuovere il calore dai transistor e a mantenere i processori al massimo dell’efficienza. Il rame è anche utilizzato ampiamente in altre apparecchiature elettroniche sotto forma di fili, trasformatori, connettori e interruttori.
  • Costruzioni: Il rame e l’ottone sono i materiali ideali per la costruzione di sistemi idraulici, sia per le tubature esterne che per l’arredo interno, e per la copertura di edifici, grazie alla sua elevata resistenza a condizioni climatiche estreme. Inoltre, le proprietà antimicrobiche e antipatogene in grado di garantire naturalmente la sanificazione delle superfici lo rendono un materiale ideale per la produzione di superfici da contatto, come maniglie e piastre.
  • Macchinari e attrezzature industriali: grazie alla loro durata, duttilità e malleabilità, le leghe di rame sono ideali per prodotti come ingranaggi, cuscinetti e pale di turbine. Le alte capacità di trasferimento del calore e di resistenza ad ambienti estremi rendono il rame una scelta ideale per apparecchiature di riscaldamento, recipienti a pressione e vasche. Le proprietà di resistenza alla corrosione del rame e delle sue leghe li rendono particolarmente adatti all’uso in ambienti marini, come per la produzione di navi, serbatoi e tubazioni esposte all’acqua di mare, eliche, piattaforme petrolifere e centrali elettriche costiere.
  • Trasporto: Tutte le principali forme di trasporto dipendono dal rame per svolgere funzioni critiche. Le leghe rame-nichel sono usate sugli scafi di barche e navi per ridurre le incrostazioni marine, riducendo così la resistenza e migliorando il consumo di carburante. In automobili e camion il rame è utilizzato nei motori, per i sistemi di cablaggio, in radiatori, connettori, freni e cuscinetti. Oggi, il motore a combustione interna medio contiene circa 22,5 kg di rame. Infine, il rame è ampiamente utilizzato negli aerei e nei treni di nuova generazione: i nuovi treni ad alta velocità possono utilizzare da 2 a 4 tonnellate di rame, il doppio di quelle usate nei treni elettrici tradizionali.
  • Monete: Il rame ha sempre svolto un ruolo chiave nel settore della monetazione. Il rame e le sue leghe sono adatti per fare monete, grazie alla loro coniabilità e hanno una straordinaria resistenza all’abrasione e all’urto. La resistenza del rame alla corrosione è ben nota, ma la scelta del rame è dovuta anche ai benefici per la salute: passando di mano in mano, una moneta potrebbe diventare veicolo di malattie.

Quali sono gli esempi più noti di utilizzo del rame?

Dalle origini della civiltà, il rame è stato usato per la fabbricazione di monete, e ancora oggi è presente nelle valute correnti in quanto ne garantisce la durevolezza nel tempo. Computer, elettrodomestici, pentole, serrature e chiavi sono solo alcuni dei prodotti che sfruttano i vantaggi del rame, ma è anche ampiamente utilizzato per costruire facciate, tettoie, porte e telai di finestre.
Il rame, inoltre, è comunemente utilizzato nei cavi elettrici ed è un componente essenziale per lo sviluppo di generatori di energia altamente efficienti e di sistemi di energia rinnovabile. Il solare, l’eolico, il geotermico, le celle a combustibile e altre tecnologie sono tutte fortemente dipendenti dal rame proprio a causa della sua eccellente conduttività. In aggiunta, il rame e i prodotti in lega di rame sono utilizzati nelle reti domestiche, locali e a banda larga, nei telefoni cellulari e nei personal computer.
Un comparto che fa molto utilizzo di rame è quello dei veicoli elettrici: ogni auto elettrica contiene circa quattro volte più rame rispetto alle auto convenzionali. Il rame è usato nelle batterie, nei motori elettrici, nei cablaggi, nelle sbarre collettrici e per le infrastrutture di ricarica.

Ambiente e sostenibilità

È possibile riciclare il rame?

Il rame è riciclabile al 100%. Il rame può essere riciclato sia dai prodotti a fine vita che dagli scarti di lavorazione. Quasi 1/3 della domanda di rame nel mondo ogni anno viene soddisfatta attraverso il riciclo e si stima che l’80% di quello estratto fin dall’antichità sia tutt’oggi ancora in uso. In media, i prodotti di rame contengono il 35% di contenuto riciclato, il che riduce significativamente l’impronta ambientale del rame. L’Italia, pur non possedendo miniere di rame, è il primo paese in Europa per disponibilità, proprio grazie alla capacità di riciclo e riutilizzo.

Qual è la durata del rame?

Grazie alla sua completa riciclabilità, il rame ha una durata potenziale infinita. Contrariamente alla maggior parte dei metalli attualmente in uso, mantiene tutte le proprietà originali, indifferentemente dal numero di volte in cui è stato riciclato e dalle forme e applicazioni per cui è stato utilizzato: il rame riciclato è esattamente identico al rame primario estratto dalle miniere.

A quanto ammonta l’impronta di carbonio del rame?

Il riciclo del rame consente di risparmiare ogni anno 900.000 di tonnellate di CO2, grazie al risparmio di energia derivato dall’assenza di processi di estrazione e raffinazione del metallo. A queste fasi sono riconducibili circa il 50% delle emissioni, secondo un’analisi LCA (Life-cycle assessment) condotta dall’industrie europea del rame sul ciclo di vita dei principali. Il riciclo favorisce un minor consumo di risorse naturali, minor consumo di energia (fino a 85 milioni di TWh di energia elettrica, pari al consumo di 24 milioni di famiglie ogni anno) e riduzione delle emissioni di CO2 (fino a 30 milioni di tonnellate in meno in un anno). Ulteriori sviluppi tecnologici e innovativi nelle fasi di recupero a fine vita e di rilavorazione del rame a livello industriali consentiranno di ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio del rame.

Il rame è dannoso per l’ambiente?

No, il rame è un elemento essenziale nell’ambiente e per gli esseri viventi. Le forme, la distribuzione, il trasporto e il potenziale assorbimento da parte degli organismi e gli effetti del rame nell’acqua, nei sedimenti e nel suolo dipendono in gran parte dalle caratteristiche chimiche e fisiche dell’ambiente locale, così come dalla biodisponibilità delle diverse forme per ogni organismo. Molti organismi hanno sviluppato mezzi fisiologici o metabolici per regolare, espellere e/o disintossicare le quantità in eccesso di rame interno e di altri elementi essenziali.

Si può trovare il rame nelle acque sotterranee?

Il rame e l’ottone sono i materiali migliori per le applicazioni idrauliche, sia a livello infrastrutturale che domestico: a differenza delle applicazioni in plastica, il rame non brucia, non si fonde o rilascia fumi nocivi o tossici in caso di incendio, sopporta sia temperature alte che rigide e le pressioni. I tubi di rame aiutano anche a proteggere i sistemi idrici da batteri potenzialmente letali come la legionella. In caso di interventi per la disinfezione degli impianti, il rame è in grado di sostenere le alte temperature necessarie all’eliminazione dei batteri (attorno ai 60°C) anche per tempi prolungati. Inoltre, a contatto con l’acqua il rame può solo rilasciare ioni di rame, utili per il corretto funzionamento del metabolismo umano, e non contiene additivi, coloranti o composti organici volatili che possono alterare il liquido.

Il rame e il corpo umano

Il rame è pericoloso per il corpo umano?

Il rame non è pericoloso per il corpo umano, anzi, è indispensabile per un buono stato di salute. È un elemento utile per la crescita nei bambini, per la robustezza delle ossa, la formazione dei globuli rossi e bianchi, il metabolismo del colesterolo e del glucosio, la contrazione dei muscoli del cuore e lo sviluppo del cervello; oltre che a essere molto importante per le donne in gravidanza.

Gli esseri umani hanno bisogno del rame nella loro dieta?

Il rame è un elemento necessario per la salute di ogni forma di vita ed è contenuto in gran parte degli alimenti e nell’acqua. Il fabbisogno giornaliero di rame è stato stabilito da diverse Istituzioni sanitarie in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la carenza di rame può provocare problemi di salute come anemia, problemi cardiaci e circolatori, demineralizzazione delle ossa, complicazioni nel funzionamento dei sistemi nervosi ed immunitari, polmoni, tiroide, pancreas e reni.

E il rame nell’acqua potabile?

Il rame nell’acqua potabile non è un rischio per la salute umana. Le tubazioni in rame sono ideali per il trasporto dell’acqua potabile, poiché sono affidabili e sicure e aiutano a proteggere i sistemi idrici da batteri potenzialmente letali come la legionella. Inoltre, a contatto con l’acqua il rame può solo rilasciare ioni di rame, utili per il corretto funzionamento del metabolismo umano.

Ossidazione del rame

Perché l’aspetto del rame cambia nel tempo?

Il rame quando è esposto all’aria e all’acqua, si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. Questo composto del rame è resistente e ben ancorato al metallo sottostante e viene quindi protetto. Questo processo è conosciuto come “corrosione positiva”, detta anche “passivazione”.

Come si forma una patina?

Il rame oltre a combinarsi con l’ossigeno, si combina anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti dalla stechiometria variabile. Lo strato superficiale cambia anche in relazione al tipo di ambiente con cui viene a contatto (esterno o interno, marino o rurale o industriale) nel corso del tempo e questo è ben visibile in architettura: ad esempio, a mano a mano che l’ossido si forma, un tetto di rame perde la sua brillantezza, diventando sempre più scuro. Nel corso degli anni, quando diventerà un sale composto anche da altri elementi, il suo colore tenderà al verde o verde-azzurro. Questa superficie protettiva di colore verde è la cosiddetta “patina”.

Pulizia e colore

Cosa si può fare per mantenere il colore originale del rame? / Quali prodotti dovrebbero essere usati per pulire il rame?

Il rame è molto comune in oggetti che vengono utilizzati tutti i giorni. Per pulirlo ci sono alcuni metodi molto comuni e al tempo stesso molto efficaci, come i normali prodotti detergenti e perfino la candeggina, ma è possibile trovare anche prodotti specifici.

Prezzo e durata del rame

Quanto costa il rame?

Per conoscere con precisione la quotazione del rame al kg bisogna rivolgersi al London Metal Exchange (LME), il principale mercato borsistico dei metalli non ferrosi, e all’International Copper Study Group. Oggi, la quotazione del rame usato si aggira intorno ai 4 -6 € al Kg ed è pressoché rimasto invariato rispetto al 2017. La quotazione del rame usato si riduce a seconda della condizione del materiale, il valore diminuisce in presenza di: ossidazione, pezzatura, purezza.

Qual è la durata di un elemento in rame?

La durata di un elemento in rame è potenzialmente infinita. Il rame riciclato ha le stesse caratteristiche chimico-fisiche e tecnologiche del rame primario e quindi non subisce limitazioni di utilizzo o diminuzione di valore. Attualmente quasi la metà del rame utilizzato in Europa proviene dal riciclo. Questa percentuale dovrebbe salire, visto che la disponibilità di rottami è strettamente correlata al consumo di 20-30 anni prima e quest’ultimo è andato sempre aumentando.

Proprietà antimicrobiche

Cos’è il rame antimicrobico?

Il rame antimicrobico neutralizza i microorganismi nocivi come batteri, microbi, muffe, funghi e virus e ne inibisce la crescita. Negli ultimi dieci anni sono stati molti gli studi scientifici che hanno attestato queste proprietà e reso il rame un metallo cui ricorriamo quotidianamente, per esempio negli ambienti ospedalieri o casalinghi.

È diverso dal rame comune?

Le caratteristiche antibatteriche e antivirali del rame sono intrinseche alla sua natura, quindi non esiste un rame che non abbia queste caratteristiche. Anzi è attestato che anche le leghe di rame beneficiano di queste proprietà: una lega con il 60% o più di rame possiede una buona efficacia antibatterica ed antivirale.

Come fa il rame ad eliminare i batteri?

Lo studio delle proprietà antimicrobiche delle superfici metalliche di rame è relativamente recente ma alcuni principi generali appaiono chiari: un maggiore contenuto di rame nelle leghe, una temperatura più alta e una maggiore umidità relativa hanno aumentato l’efficacia della neutralizzazione dei batteri per contatto. I trattamenti che abbassano i tassi di corrosione, per esempio l’applicazione di inibitori di corrosione o uno spesso strato di ossido di rame, abbassano l’efficacia antimicrobica delle superfici di rame. Sono inoltre stati identificati diversi fattori che contribuiscono alla neutralizzazione dei batteri, fra cui la perdita di potassio o glutammato attraverso la membrana esterna del batterio; l’interferenza nell’equilibrio osmotico; il legame con proteine che non richiedono ioni rame; lo stress ossidativo attraverso la generazione di perossido d’idrogeno. Allo stato attuale delle conoscenze, sembra che la neutralizzazione per contatto proceda per diverse fasi: danno alla membrana, afflusso di rame nelle cellule, danni ossidativi, morte cellulare e degradazione del DNA. Come lo sporco, la pulizia, l’esposizione ai prodotti chimici e l’appannamento influenzino le proprietà antimicrobiche del rame non è stato ancora studiato in dettaglio.

Si tratta di un processo pericoloso per l’uomo?

Assolutamente no, è vero anzi il contrario. Il rame è un elemento necessario per il nostro metabolismo e deve anche essere presente nella nostra dieta. Il rame e le sue leghe – grazie alle sue proprietà antibatteriche e antivirali – riducono il numero di agenti patogeni e il conseguente rischio di infezioni per l’uomo.

Quali microbi vengono eliminati dal rame?

La letteratura scientifica riconosce al rame la capacità di eliminare o inattivare diversi tipi di batteri, funghi e virus. Fra quelli di rilievo segnaliamo batteri E. Coli, influenza, MRSA (stafilococco resistente alla meticillina, Rotavirus, Salmonella, Campylobacter, Legionella e Coronavirus (compreso il Covid-19).

Che differenza esiste tra il rame e l’argento?

L’argento ha un potere antibatterico minore rispetto al rame. In alcune condizioni ricreate artificialmente in laboratorio (temperatura costante a 37°, umidità relativa al 90% e una plastica pressata sulla superficie oggetto di test) superfici rivestite con argento mostrano un notevole potere antibatterico, grazie all’eccessiva umidità che favorisce le reazioni di scambio e rilascio di ioni, necessarie per combattere i microorganismi. Si tratta tuttavia di caratteristiche non paragonabili a quelle mostrate dal rame e dalle sue leghe. Infatti, le evidenze scientifiche dimostrato che quando la temperatura e l’umidità calano a tipici valori interni ad un edificio, questi rivestimenti non mostrano proprietà antibatteriche.

Che differenza esiste tra il rame e l'acciaio o la plastica?

Gli studi comparativi che sono stati condotti su rame, alluminio, acciaio inox, PVC e polietilene hanno dimostrato che il rame ha eliminato i batteri velocemente ed efficacemente mentre gli altri materiali non hanno mostrato proprietà antimicrobiche. Al contrario, numerosi studi internazionali hanno dimostrato scientificamente che virus e batteri, incluso il Covid-19, possono sopravvivere sull’acciaio inossidabile o su plastica per giorni o addirittura settimane; la sopravvivenza è stata riscontrata soprattutto nelle zone di queste superfici che riportavano abrasioni anche dopo essere state sottoposte a trattamento disinfettate. Il rame, invece, grazie alle sue intrinseche proprietà, ha un effetto germicida permanente che si attua in poco tempo.

E l’ossidazione?

Si tratta di un processo naturale la cui evidenza più immediata è il cambio del colore. Il rame e le sue leghe, infatti, si ossidato naturalmente diventando più scure. Tale processo non inficia le caratteristiche del rame e delle sue leghe.

L'ossidazione altera le proprietà antimicrobiche?

L’ossidazione non limita, altera o impedisce l’effetto antibatterico del rame. Addirittura, alcuni studi scientifici mostrano che superfici ossidate di rame, bronzi e ottoni diventano perfino più efficaci nell’eliminare i batteri.

Gamma di prodotti antimicrobici

Quali prodotti antimicrobici sono disponibili?

Ad oggi ci sono centinaia di prodotti realizzati in rame e leghe di rame, come ottone e bronzo, le cui superfici di contatto hanno caratteristiche antibatteriche, come ad esempio maniglie, ringhiere, tavolini, rubinetti, ecc., che vengono toccati frequentemente da un numero rilevante di persone. Su queste superfici si possono accumulare una grande varietà di agenti patogeni – microbi dannosi, virus, batteri, ecc… – e sopravvivere per periodi di tempo anche molto lunghi (addirittura anche 30 giorni su alcuni materiali). Se realizzate con rame antimicrobico, tali superfici possiedono una naturale capacità di eliminare questi microorganismi in maniera relativamente veloce, da 10 minuti an meno di due ore.

Questi prodotti richiedono un trattamento speciale?

Le proprietà antibatteriche sono intrinseche al rame e alle sue leghe; se tali proprietà si vogliono mantenere è necessario evitare di trattare gli oggetti di rame (o di leghe del rame) con cere, lacche, vernici o altri rivestimenti. Eventuali rivestimenti e/o trattamenti delle superfici inficerebbero la preziosa caratteristica del metallo.

Quanto dura l'effetto antimicrobico?

Test di laboratori hanno dimostrato che, se regolarmene pulite, le superfici di rame e leghe di rame eliminano più del 99,9% dei seguenti microorganismi entro due ore dall’esposizione: MRSA, Enterococco VRE, Stafilococco aureo, Enterobacter aerogenes, Pseudomonas aeruginosa ed E. coli ceppo O157:H7. L’Istituto di Virologia dell’Università di Pisa ha dimostrato che la carica virale del Covid-19 su superfici di rame viene abbattuta del 90% in 10 minuti e neutralizzata al 100% in 60 minuti. Una proprietà che resta valida anche per le leghe di rame, dove dopo 10 minuti si registra una riduzione pari all’85% della carica e dopo 60 minuti del 100%.
Ad ogni modo, gli effetti antibatterici del rame “cominciano” subito essendo appunto un elemento naturalmente antibatterico e antivirale.

Richiedono una manutenzione speciale?

I prodotti in lega di rame sono auto-igienizzanti, tuttavia una normale pulizia per evitare accumulo di sporcizia è raccomandata: le pratiche igieniche prescrivono infatti la pulizia come “prima linea di difesa”.

Come devono essere puliti questi elementi?

I normali detergenti possono essere utilizzati per pulire il rame.

I vantaggi del rame antimicrobico

Il rame può aiutare a ridurre la contaminazione dell'acqua?

I tubi di rame inibiscono la proliferazione dei batteri della legionella pneumophila, responsabili di una grave forma di polmonite che a volte è letale. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il rame è l’unico materiale per tubazioni ad avere proprietà antibatteriche, al contrario di polietilene, PVC e acciaio inox. Anzi, in alcuni ospedali di recente costruzione i tubi di rame sono stati scelti per i circuiti dell’acqua potabile proprio come misura di prevenzione della legionella: è il caso del Policlinico del Campus Biomedico di Roma Trigoria e del Dipartimento materno-infantile del S. Raffaele di Milano.

Il rame può ridurre la contaminazione degli alimenti?

Superfici di contatto in rame e leghe di rame possono ridurre l’incidenza delle contaminazioni di pericolosi patogeni alimentari come E. coli (ceppo O157:H7), Campylobacter jejuni, Listeria monocytogenes, Salmonella enteriditis, e MRSA. Il rame può eliminare questi microbi velocemente sia in ambiente refrigerato (a 4°C) sia a temperatura ambiente (a 20°C).

Il rame può ridurre le infezioni nosocomiali negli ospedali?

La trasmissione delle infezioni è un tema centrale nell’igiene degli ospedali: le infezioni nosocomiali causano infatti fino a 100.000 decessi all’anno nell’UE. Numerosi studi internazionali hanno dimostrato scientificamente che virus e batteri, incluso il Covid-19, possono sopravvivere sull’acciaio inossidabile o su plastica per giorni o addirittura settimane. Il rame, invece, grazie alle sue intrinseche proprietà, ha un effetto germicida permanente che si attua in poco tempo. Studi condotti in alcuni ospedali hanno dimostrato che le superfici di oggetti in rame o leghe di rame presentano in media una quantità di batteri dell’80% inferiore rispetto agli oggetti equivalenti di altri materiali. Nello specifico gli esiti delle ricerche effettuate dall’ Ospedale di Sally Oaks, Birmingham, hanno evidenziato una riduzione del 90% dei microbi; le evidenze emerse da ricerche effettuate sulle unità di terapia intensiva in tre ospedali USA hanno mostrato una riduzione dell’83% dei microbi.

Il rame può ridurre la trasmissione delle infezioni attraverso le superfici?

Il rame e le leghe di rame hanno un effetto antimicrobico intrinseco: ciò significa che hanno la caratteristica di inattivare o eliminare non solo batteri ma anche muffe, funghi e virus. Per tale proprietà il rame e le sue leghe possono ridurre le infezioni trasmissibili attraverso le superfici di contatto, a patto che queste non siano ovviamente rivestite con altri trattamenti.